Fotografare con lentezza
In una gita a Milano è rientrata, fuori programma, questa mostra di Gabriele Basilico. Fino ad un po' di tempo fa le sue foto mi sembravano fredde, solo di recente ne ho capito la profondità e la complessità psicologica e culturale.
"Lentezza dello sguardo" è la bella espressione da lui stesso usata per parlare del suo lavoro.
"Lentezza dello sguardo" è la bella espressione da lui stesso usata per parlare del suo lavoro.
Etichette: città, fotografia
4 Comments:
forse per capire la poesia panica contenuta nelle foto di Basilico occorre conoscere Milano e magari averne visto la trasformazione subita negli ultimi decenni e ancora, ahinoi, in corso.
per i cultori di Basilico, o anche solo per gli incuriositi, consiglio un film bellissimo ispirato anche alle sue fotografie, in alcuni casi credo in senso di citazione vera e propria o di "mise en scene" se così si può dire, un po' con lo spirito con cui, in tutt'altro contesto, Pasolini metteva in scena i quadri di Masaccio o Derek Jarman metteva in scena Caravaggio.
il film, ripeto: bellissimo, si intitola "Come l'ombra" e, strano a dirsi, è di una regista italiana, Marina Spada.
ovviamente, svolgendosi a Milano, è anche molto triste, quasi senza speranza.
ma certamente è uno dei più belli che ho visto (in dvd) negli ultimi tempi.
Anonimo/a, grazie per il bel commento e per il consiglio. Da quello che leggo in internet questo film mi incuriosisce molto, lo cercherò senz'altro.
Io conosco poco Milano, vista sempre di passaggio per uno-due giorni; ho potuto capire meglio il lavoro di Basilico grazie al bel Dvd dedicato a lui dalla collana Giart-visioni d'Arte (che comprende anche Jodice, Scianna, Berengo e Fontana), che forse avrai visto.
Sembra bello!
Hm magari ste mostre le fanno anche a Roma e io numme accorgo de niente.
zaub: su Roma mi hanno parlato bene di questa galleria in via degli Ombrellari. Non so com'è la mostra attuale ma il posto sembra interessante, io devo ancora riuscire ad andarci.
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