09 dicembre, 2007

Sia chiaro a tutti che

Questo non è un post nostalgico
"Sta nel fondo dei tuoi occhi / sulla punta delle labbra / sta nel corpo risvegliato / nella fine del peccato / nella curva dei tuoi fianchi / nel calore del tuo seno / nel profondo del tuo ventre / nell'attendere il mattino"
Trent'anni fa "stava" poi anche in altre cose che ora non ci sono più. Di mitra, spranghe e sanpietrini non si sente la mancanza. Di altro sì, anche noi che abbiamo appena fatto in tempo a sentirne l'eco.
Oltre al conoscersi del corpo e ai giochi dei bambini ci sono rimasti forse i momenti di ubriachezza e gli istanti di memoria.
Però non è giusto rassegnarsi all'idea che non ci sia più.
Dove potrebbe stare adesso?
Gianfranco Manfredi, "Ma chi ha detto che non c'è"

40 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ma cosa Lophe? Il crederci? Il sapere che ad una mia buona azione (sociale o personale) sarebbe seguita un'altra buona azione di riconoscimento (o riconoscenza)? Il sapere di vivere in un mondo che si conosceva e si riconosceva? Perchè ora mi viene inmente "La Meglio Gioventù"?... Mi sa che ho frainteso tutto ;o)
Baci e buona domenica...

12:09 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

antonio, leggendo le parole della canzone si dovrebbe capire "cosa", no?
non farmi fare patetici tentativi di spiegazione!
ripeto, non è un post nostalgico e soprattutto non se ne può più di sentire gente che dice "noi sì che eravamo la meglio gioventù, noi sì che ci siamo divertiti, mica come voi poveracci".
E' una domanda. Di tutta quella roba, c'è rimasto il corpo come punto di partenza, unica certezza da cui forse possiamo ripartire.
E poi? La gioia e la rabbia dove si sono nascoste? E l'immaginazione che voleva andare al potere e oggi si è ridotta al solo servirlo, non ha voglia di liberarsi dalle catene?
Non voglio parlare di "valori" perché è una parola che ha troppe declinazioni pericolose. Comunque il senso della domanda spero si capisca.
buona domenica e baci!

1:13 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger artemisia said...

Io però sono un po'come Antonio (infatti abbiamo deciso di sposarci, non so se lo sapevi):
;)
La domanda resta: che cosa?
Io sarei tentata di dare una risposta al "cosa" di quella domanda: la verità.

Dove sta la verità?
Secondo me bisogna partire da qui, e ognuno deve cercare la sua risposta.Il problema è che si è smesso di cercare. Va benissimo partire dal corpo, anzi, non abbiamo altro da cui partire.
Io non ne posso più di questa cosa della meglo gioventù.

1:25 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger Henry said...

ogni gioventu' credo sia la migliore quando la si vive fino in fondo. sopratutto quando non la si confina a un momento storico, ad un'epoca della nostra vita.
ho conosciuto settantenni piu' "giovani" di ventenni.
la migliore gioventu' e una luce accesa nonostante il buio.

1:45 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

arte: sapevo del matrimonio, verrò a fare le foto;)

per me una risposta a parole, soprattutto un'unica parola, è riduttiva. Non tutto può avere una traduzione verbale.
Per me la risposta è qualcosa che senti dentro, e se non lo senti sei fottuto. E lo devi ritrovare fuori, il difficile è trovare dove.

henry: infatti questa cosa che c'è o non c'è non è necessariamente legata alla gioventù anagrafica.
E quelli che continuano a dire "noi eravamo meglio" non si accorgono di quanto sia reazionario un pensiero simile.

2:13 PM, dicembre 09, 2007  
Anonymous Anonimo said...

@lophe: penso di capirti... a volte è difficile verbalizzare quella strano stato d'animo in cui non è chiaro se a star male sei tu oppure il mondo che ti circonda, e il tuo dolore non è altro che il riflesso del suo male... del tipo "oddio mi fanno tutti pena!". Se questo stato d'animo vogliamo comunicarlo agli altri (se è questo che ci interessa), non solo per informarli ma anche per avere da loro un aiuto nella scoperta della risposta (se è una risposta che si vuole...), non ci sono altri mezzi che le parole, o il corpo (e in questo mi pare tu ti stia "problematizzando"), o le azioni... Riguardo la seconda opzione, quella del corpo, ho sempre avuto enormi difficoltà, forse in parte ora superate... Ma tu che ne pensi??? Vorrei capirci qualcosa anche io...
Ho ancora il forte dubbio di fraintenderti... Mi hai traumatizzato!!!! PARLA CHIARO!!!
;o)

5:28 PM, dicembre 09, 2007  
Anonymous Anonimo said...

@arte: sarà un caso... ma tra pochi giorni ci sarà al mio dito una piccola fede di un metallo particolare... si si, proprio una fede... Fabio non c'entra nulla, diciamo che è un regalo che mi sono fatto da solo in commemorazione di un certo passato che forse è davvero finito, ed infatti la porterò a destra e neppure all'anulare... ma l'idea mi è venuta accompagnando una coppia di amici a comprare due fedi vere per un matrimonio...

5:32 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger Danilo said...

mmh...

post che mi lascia perplesso.
magari commento dopo aver letto ancora qualche altro commento.

6:17 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

antonio: effettivamente mi sa che hai frainteso...io sto benissimo:)))))))!

la canzone non parlava affatto dello star male, anzi. Parlava forse di uno stato di grazia. Che lui e allora molti altri trovavano in quell'elenco di cose citate nel testo.
Molte di quelle cose non ci sono più. Alcune non mi mancano,tipo la violenza di piazza, altre sì ad esempio l'immaginazione libera (cioè non asservita alla pubblicità) e le feste collettive per usare le parole di Manfredi.
Di quello che lui elenca è rimasto il perdersi nel corpo di un altro e quelle poche altre cose che dicevo nel post.
Per cui mi chiedo, cos'altro attualmete potrebbe rappresentare quello stato di grazia e di ebbrezza, chiamalo come vuoi. Qualcosa che faccia anche da catalizzatore di energie. Che parta dall'individuo ma non si fermi lì.

Non so se sono riuscita a farmi capire...mi verrebbe da dire forse sei troppo giovane ma non è quello, ho trovato questa leggendaria canzone citata nel blog di un sedicenne!
e comunque, giuro: mai stata così bene:D!

hertz: ok, se era una perplessità sul significato spero di aver fatto un minimo di luce.

7:19 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger Danilo said...

bhè, queste cose le avevo se non capite almeno intuite.

quello che mi lasciava perplesso era proprio la domanda che poni: cosa c'è ora?

e ancora più, cosa c'è ora che metta in moto le persone collettivamente..si perchè individualmente poi ognuno trova qualcosa per se, quello che manca è quancosa di aggregante e mobilitante a livello collettivo, qualcosa come l'ideologia che c'era dietro gli scontri di piazza..

oggi c'è? me lo chiedo e rimango dubbioso..

7:40 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

hertz: ecco, condividiamo il dubbio. Però il dubbio è già un punto di partenza, ammette una possibilità.

8:39 PM, dicembre 09, 2007  
Anonymous Anonimo said...

tra le foto del video c'è Peppino Impastato, difficile anzi impossibile credre che si potesse riconoscere in questa canzone, tra mitra lucidati, spranghe e sanpietrini.

Io l'ho imparata a memoria che avevo meno di 10 anni, tanto non la capivo che cantavo le "pietre sui gibboni" e mi sono chiesta cosa avessero mai fatto di male quelle povere scimmie.
Ci sono evidentemente affezionata, per nostalgia di una mia età e di quegli anni, ma stiamo attenti al fascino di chi trovava romantico l'esproprio proletario o la violenza, pur di classe che fosse.

9:34 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger lophelia said...

iko: benvenuta. Ho detto infatti esplicitamente che di certe cose non si sente la mancanza, e hai pienamente ragione sulla foto di Peppino Impastato. Nonostante questo la canzone ha una sua forza non solo nostalgica.
(sai che anch'io per un bel po' di tempo ho creduto dicesse "gibboni"?)

9:48 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger zefirina said...

voi siete invecchiati, io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne
(oramai cinquantenne)
c'è questa gara a dire io c'ero, io lottavo, io ho cercato di cambiare il mondo,

ogni giovane generazione lo fa a modo suo, non ci riesce in toto, ma qualche piccolo passo in avanti l'hanno fatto tutti

non saremmo qui

9:58 PM, dicembre 09, 2007  
Blogger artemisia said...

@Antonio: non è un caso

:)

@Lophelia: Non erano "gibboni"????

O-O

9:09 AM, dicembre 10, 2007  
Blogger Fabio said...

E' reazionario anche dire "loro erano meglio"? :-)

Di mitra spranghe e sanpietrini nessuno ha nostalgia, ma dei sogni di quegli anni io ne ho molta.

Non sono convintissimo nemmeno che ogni giovane generazione faccia passi avanti. La generazione degli anni ottanta a me sembra abbia fatto solo passi indietro. Infatti si parlava di riflusso se ricordate.

Perche' scrivi in rosso che non e' un post nostalgico? La nostalgia e' un sentire agro-dolce che fa bene. Una delle cose belle dell'essere quarantenni e' aver visto il mondo cambiare ed avere ricordi.

Sono stato a sentire Linder dei Ludus che parlava degli anni '70 nel fine settimana. Parlava del fatto che i criteri estetici allora erano cosi' diversi da oggi (diceva: non c'erano palestre, lettini abbronzanti e teeth whitening - che non so tradurre in italiano, scusa).

Esprimeva nostalgia, e a me grazie proprio a quella nostalgia sembrava ancora piu' bella di com'era su una vecchia copertina di Rockerilla.

Adesso magari ci faccio un post sul tema.

12:53 PM, dicembre 10, 2007  
Blogger artemisia said...

Oddio Fabio, neanch'io lo so come si dice in italiano!!
Sbiancadenti??

3:26 PM, dicembre 10, 2007  
Blogger Fabio said...

Si' credo. Qui e' un'ossessione collettiva.

3:46 PM, dicembre 10, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Non lo so.
Come dice Zefi, ogni giovane generazione ha fatto il suo passo, poi è passata l'età della gioventù ed ognuno ha riempito di altre cose quei polmoni che si erano fatti grandi per urlare a tutti la propria rivolta.
E tutti li hanno riempiti con cose diverse.
Del modo di sognare ho nostalgia e della possibilità che c'era di esplorare nuovi spazi, anche. Ma non di quei sogni, né di quel modo esplorare.
Però il perdersi nel corpo dell'altro non era peculiarità di quei tempi, o forse, non sono in grado di stabilirlo.
Ho paura che però sia il problema che sopraggiunge con l'avvicinare o attraversare gli "anta". Dove le strade sono più o meno delineate e trovano difficoltà ad incrociare quelle degli altri, o semplicemente a muoversi parallele.

7:44 PM, dicembre 10, 2007  
Blogger lophelia said...

zefi: qualcuno in avanti, e qualcuno all'indietro, di grandezza variabile.

arte: anche tu ce l'avevi con i gibboni;)?

fabio: sì, è reazionario dirlo in quanto è una forza che si oppone alla spinta in avanti.
Nostalgia dei sogni, dici. Fa riflettere.

Il riflusso degli anni '80 forse è stata anche conseguenza della degenerazione di quei sogni e del muro su cui sono andati a cozzare. L'I'Ching insegna che ogni stato è una mutazione del precedente, no?

Col tempo mi accorgo di diventare sempre meno nostalgica. La nostalgia mi sembra sempre più una zavorra, una carta moschicida, un abbraccio agrodolce che diventa vischioso e colloso, una forza inerziale che ti toglie energie per il futuro.

Sicuramente in quegli anni non c'erano tante schifezze. Quello che diceva Linder è senz'altro vero, basta guardare i calendari Pirelli di quegli anni: donne belle ma con "normali" difetti, non gli standard irreali di adesso.
Ma questo non mi fa comunque venir voglia di torcermi il collo a forza di guardare all'indietro.

arte: probabilmente si direbbe sbiancadenti ma in Italia non credo sia molto usato!

mucca: non credo neanch'io che il perdersi nel corpo dell'altro fosse peculiarità di allora, infatti mi pare appunto quasi l'unica cosa che resiste di tutto quello.
Io però non lo vedo come un problema legato all'età, sarà che con le "strade delineate" ci ho litigato da piccola. La stessa età può essere vissuta in modi diversi.

8:41 PM, dicembre 10, 2007  
Blogger artemisia said...

Mucca e Lophelia: Neanch'io, come Lophelia, credo a questa cosa dell'età, anzi mi irrita sentirne parlare come di questa cosa inevitabile. Le strade si incrociano ancora. Mentre nei nostri vent'anni erano viottoli, ora sono dei bei viali alberati, ma sempre incroci ci sono, sempre ponti, nuovi angoli da svoltare. Non lo so, io non mi sento così fossilizzata. Parlare di enta e di anta mi fa tristezza, non perchè rifiuti la mia età, ma perchè ne faccio tesoro, e non mi cambierei assolutamente con quella che ero vent'anni fa (a parte certi particolari che non intendo divulgare).

:D

9:25 PM, dicembre 10, 2007  
Anonymous Anonimo said...

lophelia grazie per il benvenuta! "colpa" di un a mico che ti frequenta con assiduità ;-)

cose sparse.
che c'è di male nella nostalgia? questa canzone fotografa un aspetto di un'epoca che in modi diversi, per età e per storia, ci è appartenuta e che ha segnato anche l'oggi. Molti di quegli stati d'animo non ci sono più, rimpiangerne con nostalgia qualcuno non è peccato.
cosa resta? certamente quei cambiamenti sociali che hanno trasformato il nostro mondo e molti di quei sentimenti che oggi trovano nuove strade. Era un'epoca per molti versi più semplice: da una parte o dall'altra, con la sinistra o con la destra, con lo stato o contro, con il sistema o fuori. Oggi c'è una complessità diversa ma tanto per fare un esempio, nei meetup di Grillo io ho rivisto una voglia di cambiare le cose e di partecipare che è la stessa, con un vestito diverso e forse non è male.
Chiudo con la citazione di un'altra canzone "culodritto" di Guccini, in fondo riflette sul tema di questo post. :-)

12:10 AM, dicembre 11, 2007  
Blogger lophelia said...

iko: sai che non conosco la canzone di guccini, la cercherò per capire la citazione.
un po' di nostalgia va bene, è quetione di misura, troppa è una palla al piede:)

ancora grazie per la segnalazione della galleria fotografica. Sono tentata di venire a Roma apposta per vederla!

8:56 AM, dicembre 11, 2007  
Blogger Fabio said...

"La nostalgia mi sembra sempre più una zavorra, una carta moschicida, un abbraccio agrodolce che diventa vischioso e colloso, una forza inerziale che ti toglie energie per il futuro".

E' senza dubbio come dici in termini di effetti, ma la nostalgia non e' una cosa che scegli, credo sia lei a sceglierti.

Sull'eta' concordo con Mucca. Questa cosa della strada delineata e del fatto che ogni volta che potrei deviare preferisco invece tirare dritto la sento molto mia. Anche qui, non sono sicuro si tratti di scelte. Dieci anni fa non era cosi', salutavo ogni deviazione con entusiasmo. Poi mah, forse una di queste deviazioni mi ha fatto particolarmente male e ho detto mai piu'.

12:04 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

@arte e un po' anche lop
non è inevitabile "questa cosa dell'età" (io in tutti i test sulla vera età non supero mai i 27anni!!!) , però quanti compagni di scuola lavorano in banca oggi? (altra citazione finissima...)
Io come voi, non me la sento la strada segnata, anzi, spesso mi sveglio pensando a quante cose voglio ancora imparare, poi ti devi confrontare con il quotidiano: c'è chi continua a sfidarlo, chi (molti), invece, ha rinunciato e senza nemmeno assaporare il gusto dei propri anni.

E a ripensarci, cosa resta?
per me, per alcuni (come allora non tutti) la voglia del confronto.

1:41 PM, dicembre 11, 2007  
Blogger lophelia said...

fabio: per come la vedo io siamo sempre noi che scegliamo. Scelte inconscie magari, ma l'inconscio mica è di un altro:)
(della serie l'inconscio è mio e me lo gestisco io, tanto per rimanere in tema..)

OT: la musica è bellissima, per ora ho ascoltato Melissa e P.J. Harvey...
sto passando un periodo molto bello e grazie a te la colonna sonora è decisamente all'altezza!

1:42 PM, dicembre 11, 2007  
Blogger lophelia said...

mucca: allora vedi che la pensiamo allo stesso modo? (mi viene in mente verdone con "magda", scusa se la citazione è meno illustre della tua:))

1:49 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

lophelia:
ma cosa vorrà dire che la pensiamo allo stesso modo???










no dai, no, proprio allo stesso modo no! :-P

però mi hai fatto ridere con la povera Magda!!!

2:42 PM, dicembre 11, 2007  
Blogger artemisia said...

Dunque Mucca, non so quanti dei miei compagni di scuola lavorino in banca... forse lo sa Lophe...
Che sappia io, abbiamo diversi insegnanti, un paio di docenti, qualche avvocato, un attore di teatro...

Seriamente: per me la vita è assolutamente ancora tutta aperta. Mi sembra di avere vissuto mille vite, eppure non vedo la mia strada come segnata. E, come dice Lophelia, siamo sempre noi che scegliamo.

4:19 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

il testo di "Culodritto

http://angolotesti.leonardo.it/F/testi_canzoni_francesco_guccini_1655/testo_canzone_culodritto_42892.html

è troppo lungo per postarlo!

si sa che ai cantautori quando gli nasce un figlio gli viene da scrivergli una canzone, ma questa gli è riuscita :-)

5:46 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

http://angolotesti.leonardo.it/F/testi_canzoni_francesco_guccini_1655/testo_canzone_culodritto_42892.html

riprovo...

5:47 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

rinuncio...

5:49 PM, dicembre 11, 2007  
Anonymous Anonimo said...

rinuncio...

5:49 PM, dicembre 11, 2007  
Blogger lophelia said...

mucca: che la cosa è reciproca, ovviamente:-P
be' forse proprio del tutto no, ma la voglia di imparare e l'apertura al confronto sono parte essenziale di questo post:)

iko: grazie! è vero, gli è riuscita proprio bene:)
per riallacciarsi al post, a me piace pensare che per tutti "c'è ancora molto da fare e molto da sbagliare", non solo per i bimbi.

10:11 PM, dicembre 11, 2007  
Blogger Fabio said...

A me i tuoi post vengono sempre in mente di notte quando sono sveglio. Il giorno che decido di fare installare una linea telefonica e di comprare un PC ti troverai una serie di posted by fabio alle 4.53am che nemmeno ti immagini. Invece devo aspettare il mattino dopo e secondo me un po' si perde il senso di quello che ho pensato la notte.

Quello che pensavo stanotte mentre tra i miei incubi si insinuava sibillina la frase l'inconscio e mio e me lo gestisco io, e' che la nostalgia non e' necessariamente passiva. Puo' essere anche una forza propulsiva. Per me a volte la e', nel senso che penso a una situazione del passato e non mi limito a dire to' che bellezza che era. Provo a ricrearla a volte, ricrearla per andare avanti di li', non ricrearla e basta.

Ma mi rendo conto che sto going solo, il mio sulla nostalgia e' come quegli assoli di John Cipollina duranti i quali la gente si alzava e andava al bar.

12:11 PM, dicembre 12, 2007  
Blogger lophelia said...

fabio: questa cosa della funzione propulsiva della nostalgia avrei voluto aggiungerla nei commmenti precedenti, poi avevo paura di scrivere troppo. Tu sei riuscita a dirla molto meglio di quanto avrei potuto fare io. Ero sicura -aldilà delle provocazioni:) -che ti appartenesse, per quel poco che posso sapere di te.

12:45 PM, dicembre 12, 2007  
Blogger lophelia said...

ps: sarebbe il mio sogno svegliarmi la mattina e trovare un sacco di commenti notturni!

12:47 PM, dicembre 12, 2007  
Blogger artemisia said...

Ho notato una cosa: c'è un nesso tra la qualità dei commenti e l'accesso notturno a internet. Non so se la correlazione qualità/accesso notturno sia inversa o diretta, ma insomma c'è un nesso.
Prendetela come un'ipotesi di lavoro che necessita di ulteriori ricerche...

;)

1:21 PM, dicembre 12, 2007  
Blogger lophelia said...

arte: così a occhio la qualità dovrebbe essere migliore...

5:53 PM, dicembre 12, 2007  
Anonymous Anonimo said...

I commenti di questa notte alle 03.48 AM, e il povero Macchia (il gatto) non c'entra niente, sarebbero stati di questo tenore: @#††¿††@#†@#†@#†@††¿†††!!!
e tutt'ora sono della stessa idea!
:-/

7:52 AM, dicembre 13, 2007  

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