07 maggio, 2009

Esercizi di correzione visiva


Sempre sul tema, finalmente portato all'attenzione dei media da lei, del se sia possibile un'alternativa allo stereotipo femminile dominante, in TV e altrove. E' una questione di percezione visiva, e la percezione visiva a sua volta è influenzata da altri fattori (abitudini, aspettative, valori). Nella foto qui sopra alcuni vedranno per primi i segni dell'età e una forma fisica non perfetta: alcuni invece la luminosità del sorriso.

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19 Comments:

Blogger Paolo said...

io vedo la luminosità del sorriso... inizio a preoccuparmi! :)
buonasera cara.
p.

12:05 AM, maggio 08, 2009  
Blogger Hari Seldon said...

Bah... Diciamo che è un tipo?

8:59 AM, maggio 08, 2009  
Anonymous Anonimo said...

"Da vecchia non voglio farmi il lifting. Toglie vita alla faccia, le toglie il suo carattere. Voglio avere il coraggio di rimanere fedele alla faccia che mi è venuta" Marilyn Monroe
Dedicato a Paolo e Riccardo, di cui mi preoccupano non poco i commenti. Si vede che noi maschietti abbiamo tanta strada da fare...
James

11:22 AM, maggio 08, 2009  
Blogger lophelia said...

buongiorno caro Paolo...
preoccupiamoci per gli altri, caso mai :)

Riccardo: non chiedevo commenti su di lei, penso si capisse...ma togliere la battuta ad un toscano è come togliergli l'ossigeno;)

James: beh, M.M. ha scelto (o chi per lei) l'unico vero modo per rimanere forever young.
La miglior testimonianza resta quella della Magnani, che proibì al truccatore di toglierle anche solo una ruga, visto che ci aveva messo così tanto a farsele venire.

11:51 AM, maggio 08, 2009  
Anonymous Anonimo said...

Ciao, ti ho risposto sul mio blog:

http://giovannacosenza.wordpress.com/2009/05/07/il-corpo-delle-donne-una-domanda/

Grazie per l'attenzione.
Giovanna Cosenza

12:18 PM, maggio 08, 2009  
Blogger lophelia said...

grazie a te Giovanna! vengo subito a leggere.

12:24 PM, maggio 08, 2009  
Blogger Fabio said...

Lo, ma non si puo' vedere entrambe le cose e osservare senza sentire la necessita' di interpretare ed esprimere giudizi?

Vedo una bella foto, naturale. E nella natura c'e' tutto: il tempo che passa, la forma fisica che riflette le nostre abitudini, i sorrisi, le lacrime, le passioni, la noia, la solitudine, la convivialita'.

Faccio un po' fatica a pensare in termini di "o", mi viene piu' spontaneo pensare in termini di "e". Vedo entrambe le cose che dici, e direi che una non esclude necessariamente l'altra.

Domanda che volevo fare gia' dal post precedente: cosa vi aspettate per il futuro? Che i modelli cambieranno? O che i media continueranno a proporre (magari radicalizzandola grazie ai progressi della chirurgia e della cosmesi) la figura della donna tutta curve e sguardi maliziosi?

Ci penso anche io, e poi provo a rispondere, ma prima mi piacerebbe sentire la tua opinione e quella delle tue lettrici, se avete voglia e tempo.

(Poi ti spiego anche cosa ha suscitato la mia domanda).

12:31 PM, maggio 08, 2009  
Blogger lophelia said...

Fabio: mi fa piacere che tu la veda in questo modo, ma credo che sia possibile proprio perché siamo nel contesto di questo blog.

L'assunto sottinteso al post è che una foto così non la vedrai mai su un media tradizionale, se non come campagna di sensibilizzazione per quei controlli clinici che le donne è bene che si facciano regolarmente dopo i 40 anni.

Ora io credo che la vita delle ultraquarantenni senza plastiche sia un po' più varia e non di rado più goduriosa di come vorrebbero questi persuasori occulti (?)...
il punto sta qui, non tanto nelle immagini quanto nel contesto che ne decide la lettura, e in chi, a monte, decide il contesto.

Passando alla domanda più impegnativa, se ci aspettiamo che cambierà realmente qualcosa, ripeto qui quello che ti ho appena detto in altra sede.

Io la vedo più nei termini di un'esigenza quasi fisica di reagire, senza soffermarmi a prevedere scenari futuri.
Certo una dittatura come quella attuale non si scardinerà da un giorno all'altro.
Ma voglio provare a fare un altro ragionamento. Sul finire dei '70 (ancora! ebbene sì..) c'era ancora il femminismo e molte ragazze vestite in modo poco femminile. Ricordo benissimo che ad un certo punto iniziai a notare un cambiamento: a scuola anche le fanciulle più impegnate osarono le prime minigonne e il trucco, e all'inizio in questo c'era un senso quasi di trasgressione.
E in effetti era veramente trasgressione di un ordine costituito.
Ho ancora il ritaglio di "Lei-glamour" (che allora era una rivista molto intelligente e ben scritta, anche se di moda) in cui si diceva che per la prima volta le femministe ammettevano - quasi vergognandosene, si intuiva - che "non c'è niente di male a voler essere sexy e ben vestite".
Insomma c'era un bisogno naturale, dopo tanta "mortificazione della carne", di volersi riscoprire donne. Purtroppo poi il tutto è degenerato come sappiamo, parallelamente al Riflusso e all'ascesa di certi personaggi che lo hanno saputo sfruttare alla perfezione.
Non sarà facile un cambiamento, soprattutto perché chi ha in mano il potere agisce sugli istinti più elementari, che sono la leva più potente e manipolabile.
Però. Come fu un bisogno delle donne quello di riscoprire la femminilità dopo un periodo in cui era stata messa in secondo piano, così forse adesso le donne potrebbero sentire il bisogno di riacquistare dignità. E così potrebbe iniziare a muoversi qualcosa, e basterebbe forse qualche altra scintilla di anelito al cambiamento sociale...
forse sto sognando ma non intendo smettere, d'altra parte sono una devota del grande Eraclito, quindi mi aspetto davvero che prima o poi qualcosa cambi...

9:22 PM, maggio 08, 2009  
Blogger CICCILLO said...

io penso, anche in merito al post precedente e al documentario che sinceramente non mi è sembrato molto interessante, che si rischia di scambiare la realtà per la sua rappresentazione.
lo pensavo anche ieri sera guardando in streaming la puntata di Annozero dedicata a veline, veroniche e minorenni.

forse è solo il caso di smettere di pensare che la televisione sia la rappresentazione della realtà.
certamente tutte quelle persone, le veline, berlusconi, i vari politici che affollano i talk-show, persino santoro secondo me, pensano di far parte della realtà.
e invece no, al massimo li si può pensare come parte di una realtà parallela (Truman show insegna) tutta loro, fatta di elicotteri, guardie del corpo, suv, occhiali da sole, studi televisivi, sale-trucco, zone rosse, cortei di auto blu, aerei che ti portano un giorno a Milano e l'altro a Roma e poi il week end in Sardegna e così via.
ma la realtà è un'altra, almeno per me e credo per la maggior parte delle persone.
la realtà è osservare le donne sul tram, la realtà è farsi una passeggiata nel parco sotto casa, nessuno che ti conosce, è andare in bicicletta, comprare il pane e magari una volta all'anno fare una bella gita o un viaggio in treno di quelli che ti ricordi per tutti i mesi successivi.
e in tutto questo vedere i volti normali, i culi di mille forme diverse, gli sguardi, sentire le voci.
e in tutti i casi alla fine quelle donne, quei mostri in taluni casi (le liftate), sono una minoranza che gode di una eccessiva visibilità mediatica e dunque, secondo me impropriamente, ci appare come la realtà e come la maggioranza.

io apprezzo sinceramente che una di loro abbia finalmente fatto una seria autocritica, ancorché non esplicita, e si sia ribellata a tutta quella rappresentazione che come lei stessa ha detto, con una iperbole che ha qualcosa di stupefacente, sta ammazzando la politica e la democrazia.
ovverosia, aggiungo io, la relazione nella sua forma dedita all'organizzazione di una vita sociale dignitosa per tutti.
e invece quello che mi ha stupito è sentire molte donne che hanno sottovalutato questo fatto commentando con qualcosa del genere: "lo sta facendo per interesse" oppure "beh, se ha sposato uno così ora cosa parla a fare..." e via dicendo.

11:45 AM, maggio 09, 2009  
Blogger lophelia said...

francesco: vorrei convincermi di quello che scrivi, almeno starei più tranquilla, ma non ci riesco.
Come si è detto spesso che il linguaggio può costruire la realtà, così può farlo anche l'immagine.
Sento molte madri italiane preoccupate perché l'immaginario delle figlie è nutrito da un unico tipo di modello; d'altra parte io pur non avendo figlie non riesco a far finta che tutto ciò non mi riguardi: vedere per pochi secondi una donna appesa a mo' di prosciutto a farsi marchiare il culo mi basta per sentirmi offesa e incazzata. Che la donna sia pagata e consenziente per farlo non mi consola - anzi.
E la signora di cui parli certo ha fatto bene a prendere posizione, ma temo che in parte la sua rabbia sia dovuta alla scoperta che (toh!) superata una certa età il Modello Unico non funziona più perché ce ne sono troppi nuovi in giro; e quindi si rivela un modello fallimentare, quando non un boomerang, mannaggia a non averci pensato prima.

12:04 PM, maggio 09, 2009  
Blogger CICCILLO said...

io penso che quelle madri avrebbero fatto bene ad educare le figlie in modo diverso e non permettergli di vedere troppa televisione.
e in tutti i modi i modelli degli adolescenti ci sono sempre stati e sono sempre stati di più di quelli rappresentati sui media.
il problema secondo me rimane quello del mezzo e, di conseguenza, del messaggio.
quanto alle donne appese come prosciutti ancora una volta è il mezzo che determina la rappresentazione.
in quanti film abbiamo visto la stessa cosa se non di peggio?
la santarella di Von Trier che si fa massacrare per amore del suo invalido a me non pare diversa, per esempio.
eppure quello passa per un'opera d'arte mentre l'altro per spazzatura.
secondo me sono spazzatura entrambe e comunque dipende dai punti di vista.
e inoltre ti ricordo che ho sentito, sempre donne, dire che rispetto a quelle nascoste sotto il burka le nostre "veline" almeno sono libere di scegliere il loro destino e dunque in qualche modo è giusto che si vada a buttar giù quintali di bombe sull'Afghanistan.
ammazzando tra l'altro molte di quelle, l'ultima in ordine di tempo una ragazzina di 13 anni da parte dei "nostri" soldati, e non risolvendo ovviamente il loro problema né aumentando la loro libertà.

2:24 PM, maggio 09, 2009  
Blogger lophelia said...

su Von Trier e le sue martiri ti dò pienamente ragione...

8:43 PM, maggio 09, 2009  
Anonymous artemisia said...

Breaking the waves è un capolavoro e afferma (in maniera discutivile e controversa, come tutti i capolavori) esattamente il contrario, e non la stessa cosa, delle veline prosciuttate.

"Non permettere" alle figlie di vedere troppa televisione o di fare o non fare qualsiasi altra cosa mi sembra di una ingenuità disarmante. Il massimo che si può fare è proporre, attraverso il proprio modello di vita, altri valori. Ma la lotta contro tutta una società il cui messaggio è un altro è ben dura, come giustamente dice Lophelia...

2:04 PM, maggio 11, 2009  
Blogger lophelia said...

in effetti non intendevo equiparare le eroine di Von Trier alle veline insaccate. Però come sai, pur riconoscendone il genio artistico ho un'istintiva avversione per il suo modo che trovo morboso e misogino di tratteggiare questi personaggi. Hanno già cercato di farmi cambiare idea tirando in ballo Hegel, i tragici greci etc. ma non ci riuscirete mai.
Niente da ridire invece per il Grande Capo (che non a caso finisce per O, come direbbe Benigni: caino-O, Abele-E)

8:34 AM, maggio 12, 2009  
Anonymous artemisia said...

Cara, questo (von Trier) e un altro (i gusti sugli uomini) sono i due temi sui quali non ci sarà mai accordo tra noi.

;)

10:07 AM, maggio 12, 2009  
Blogger CICCILLO said...

a mio parere von trier è un cretino che si diverte a scandalizzare e provocare, idee zero.
pare che il suo prossimo film inizi con una sequenza in cui, mentre i due genitori scopano (non ricordo gli attori, lui se non sbaglio Dafoe) il bambino cade dalle scale e si rompe la testa proprio nel momento in cui hanno l'orgasmo.
a me il suo messaggio pare chiaro e ribadito e resto d'accordo con Lophelia.
quanto alle madri io credo che basti solo un po' di polso fermo e, certo, delle alternative da proporre.
a parità di età io vedo bambine rimbambite tra cesaroni e altre soap finto musical di tutti i genere e altre bambine molto tranquille, serie ed educate che non vedono mai la televisione, leggono i libri, cantano, giocano ugualmente e non sono rimbambite e certo non diventeranno veline...

poi bisognerebbe anche distinguere fra le madri e fra gli ambienti.
certe cose si possono anche vedere ma se nella vita dei bambini esiste anche altro.
certose stanno chiusi in casa a guardare solo la tv c'è ben poca speranza.
e in questo a volte i genitori in effetti non hanno grosse colpe.

5:00 PM, maggio 12, 2009  
Anonymous artemisia said...

Dafoe!!!
Dimmi subito il titolo dell'ultimo di von Trier che mi sa che è la volta buona che faccio cambiare idea a Lophelia!

;)

9:29 PM, maggio 12, 2009  
Blogger lophelia said...

eh ma ormai è invecchiatello...(mai!)

10:36 PM, maggio 12, 2009  
Anonymous artemisia said...

Questo spiega perchè ultimamente lo stavo rivalutando...

6:15 AM, maggio 13, 2009  

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