...mangiarsi le mani. Intanto me la ero presa comoda pensando che lui cantasse dopo gli altri: e invece mentre ero in fondo alla piazza ho sentito le note di "Trasudamerica" e sono schizzata travolgendo un omino sbigottito e incuneandomi tra la folla fino ad arrivare in prima fila mentre la canzone stava ahimé finendo (anzi, in seconda fila perché appoggiate alla transenna c'erano delle sessantenni, che tra di me pensavo "ma perché non si levano di torno?" finché non mi è balenata l'idea che forse dietro di me qualche ventenne pensava "ma perché questa quarantenne non si leva di torno?")
Poi hanno cantato gli altri, Teresa de Sio, Ginevra di Marco, Cisco ex Modena City Ramblers, Pau e Drio dei Negrita, Francesco Magnelli. Belle queste Stazioni Lunari, bravi, tutti, una bellissima energia.
Ma il carisma è un'altra cosa, lui anche da fermo e silenzioso era magnetico, forse anche troppo se più tardi, mentre dopo "Lieve" cantava trasfigurandola "Com'è profondo il mare" di Dalla a guardarlo veniva da pensare "tra un po' cammina sulle acque...anzi, fa comparire le acque e ci cammina sopra"...
Ma soprattutto mi sono mangiata le mani per aver commesso un gravissimo, imperdonabile errore di valutazione. Come non pensarci prima che per Cristiano Godano ci voleva la Nikon?!?!?!?!?!?!?....che così potevo fotografargli anche le pupille e soprattutto non mi finiva la batteria sul più bello...
"bastano i prodigi che tu sei
contano i sapori che mi dai
io ti giro intorno e ingoio fremiti
io ti giro intorno senza limiti"