30 settembre, 2008
Mi chiamano dal Comune della mia città per offrirmi un posto a tempo indeterminato, da uno dei primi concorsi che avevo fatto. Il livello contrattuale sarebbe superiore a quello che ho attualmente.
Incredulità, un po' di dispiacere all'idea di lasciare un posto dove mi stavo trovando bene, contentezza all'idea di non impiegare più un'ora di tempo per andare e un'ora per tornare dal lavoro, tremor di ginocchia per la sorpresa, gioia per la prospettiva di lavorare (forse) nel centro città.
Rispondo che sono interessata, anche se aspetto a dare la risposta definitiva.
Poco dopo mi comunicano che la sede di lavoro è il quartiere opposto al mio, che richiederà con l'autobus lo stesso tempo che impiego ora ad andare in un'altra città in treno. Il tipo di lavoro, almeno sulla carta, è decisamente peggiore dell'attuale. Le prospettive di mobilità interna - mi dicono - sono decisamente scarse.
Devo decidere entro giovedì. E' una di quelle situazioni in cui, ci pensavo proprio ultimamente, non avrei mai voluto trovarmi.
29 settembre, 2008
Omaggio
Quando avevo 12 anni fecero in tv un intero ciclo di film con Paul Newman. A quei tempi nulla sapevo e ancor meno capivo, ma su tutti "Hud il selvaggio" fu quello che più mi colpì.
28 settembre, 2008
Alina
Nell'ultimo giorno di apertura la mia mostra ha il grandissimo onore di essere accostata alla proiezione di due film di Alina Marazzi.
"Un'ora sola ti vorrei" è dedicato alla figura della madre, suicida per depressione quando Alina aveva sette anni. Uno struggente ritratto composto da frammenti di pellicole d'epoca riesumate dalla soffitta di famiglia, da brani di diario, lettere e cartelle cliniche. "Vogliamo anche le rose" racconta con serietà, tenerezza e ironia gli anni del femminismo e della rivoluzione sessuale in Italia attraverso i diari di tre donne scritti tra il 1967 e il 1979, accompagnandoli con una serie di immagini televisive che ci fanno sorridere ma anche chiederci quanto progresso sia stato fatto, e quanto perduto.
Chi può venga a vedere Alina(ore 21, lei non potrà intervenire di persona ma presenta la serata Lidia Ravera), chi non può la cerchi comunque.
Chi può venga a vedere Alina(ore 21, lei non potrà intervenire di persona ma presenta la serata Lidia Ravera), chi non può la cerchi comunque.
24 settembre, 2008
Le città invivibili
Giacomo Costa, "Atto 8"
Castello, alla periferia nordovest di Firenze, sembra stata scelta come destinazione per il nuovo stadio della Fiorentina. L'assessore alla cultura, lasciatosi sfuggire pubblicamente un colorito commento di disapprovazione, è stato immediatamente invitato a dimettersi.
Per quello che posso vedere dal mio punto di vista di abitante sulla già affollatissima direttrice Firenze-Castello, le conseguenze su ambiente, mobilità e vivibilità saranno nefaste.
In vent'anni Firenze non è riuscita a costruire un centro di arte contemporanea, pur avendo già pronta la sede di destinazione. Possiamo scommettere che qui il progetto non troverà ostacoli, e se li troverà saranno immediatamente rimossi, come l'assessore di cui sopra.
Per quello che posso vedere dal mio punto di vista di abitante sulla già affollatissima direttrice Firenze-Castello, le conseguenze su ambiente, mobilità e vivibilità saranno nefaste.
In vent'anni Firenze non è riuscita a costruire un centro di arte contemporanea, pur avendo già pronta la sede di destinazione. Possiamo scommettere che qui il progetto non troverà ostacoli, e se li troverà saranno immediatamente rimossi, come l'assessore di cui sopra.
(l'unica gioia che mi dà questo post è l'avervi mostrato un'immagine di Giacomo Costa. Se però l'autore non gradisse di vedersi accostato a sì vili questioni sono pronta a toglierla)
19 settembre, 2008
18 settembre, 2008
15 settembre, 2008
12 settembre, 2008
Same old stories
"...oggi si è rifatto vivo X. su Skype, dopo tre mesi che non ci si vede...per prima cosa si è fatto da sé gli auguri di buon compleanno...poi dopo avermi chiesto come stavo si è messo a parlare di sé...a raccontare le sue vacanze, e a dire 'ora devo smettere con tutto questo sesso droga e rock'n'roll'...e a me che me ne frega pensavo, proprio a me me lo vieni a dire?! queste cose io andrei a dirle ad un'amica, non a qualcuno con cui ho avuto una corrispondenza di amorosi sensi...ho spento il computer senza neanche salutarlo...però avevo le mani che facevano acqua dall'emozione...è un deficiente...ma è un figo della madonna..."
La guardo rollarsi una sigaretta con le mani che ancora le tremano un po', il viso da bambola di porcellana, le lunghe gambe accavallate, è bellissima. E lui è un deficiente. O no?
La guardo rollarsi una sigaretta con le mani che ancora le tremano un po', il viso da bambola di porcellana, le lunghe gambe accavallate, è bellissima. E lui è un deficiente. O no?